Il viaggiare green e il turismo biologico fanno ormai parte di una realtà sempre più spesso presente nelle vacanze in Romagna. La consapevolezza del nostro impatto sul pianeta porta molti turisti a scegliere un alloggio, un menu e un artigianato al 100% local.
Lo abbiamo già detto su aCasaMai.it: la Riviera Romagnola è un luogo di grande interesse per turisti italiani e stranieri.
Quello che invece sorprende spesso i nuovi turisti – e forse anche te – è quanto questa parte della costa Adriatica sia sempre più adatta alle vacanze green e bio!
Eh sì, le vacanze in Romagna danno la possibilità di godere di prodotti da più di 150.000 ettari coltivati a biologico, con un aumento del 70% o più dal 2014.
Una vacanza consapevole: alla ricerca di tranquillità, relax e salute.
Clima familiare, ampi giardini, profumo di mare, vento che proviene dalla spiaggia per delle vacanze in Romagna adatte a tutta la famiglia.
La ricettività sta cambiando, la cultura d’offerta di massa – per fortuna – sta diminuendo a favore di alloggi che ti fanno sentire a casa tua.
Un esempio eccellente è l’Hotel Villa Claudia a Bellaria, un hotel Biologico 3 stelle che cerca di trasmettere ai suoi ospiti un clima familiare in cui i bambini possono giocare liberi, a un passo dal mare e in una zona ad accesso limitato, ma anche in un’atmosfera e un’accoglienza all’insegna della salute e del benessere fisico e mentale.
D’eccezione è la cucina completamente biologica e non OGM, con piatti vegani a disposizione ogni giorno: l’albergo aderisce a Legambiente turismo e a Green Tourism, soprattutto per iniziative a tutela dell’ambiente e dell’alimentazione del cliente.
Sono possibilità come queste, DOC e local al 100%, che ti permettono di assaporare il vero gusto di una “vacanza romagnola”.
E a proposito di gusto, passiamo adesso alla tradizione culinaria della Romagna, o meglio a cosa non manca sulle tavole dei veri romagnoli… per deliziare le tue papille!
La Romagna nel piatto: 5 cibi da assaggiare durante le vacanze.
C’è un unico termine che riesce a descrivere la cucina che riuscirai ad assaggiare nelle vacanze in Romagna: semplicità. Le tradizioni culinarie di questa parte d’Italia riescono a portare il sorriso sul volto di grandi e piccini.
Ecco quali sono i 5 piatti tipici a cui assolutamente non puoi rinunciare quando sei in vacanza in Romagna, anche nelle versioni con ingredienti da agricoltura biologica.
La piadina
Tutti ne conoscono il nome e l’infinita bontà, anche al di fuori dell’Emilia Romagna… e dell’Italia. La piadina è composta da pochi ingredienti (farina, strutto, sale, acqua o latte) ed è di facile realizzazione: non puoi mai mancare sulle tavole dei romagnoli, sia durante i pasti principali che nelle pause.
Viene solitamente tagliata a croce e posta al centro della tavola calda e fragrante, è buona sia da sola che farcita con verdure, carne o pesce: tipiche sono le erbe di campo, fosso e pineta, i pesci di valle, i formaggi freschi e stagionati, gli affettati e la carne ai ferri o in umido.
Le tagliatelle al ragù
Le tagliatelle al ragù sono il piatto più rinomato della cucina Emilia-Romagnola e anche in questo caso la ricetta è molto facile, sia nella preparazione che negli ingredienti: farina e uova per le tagliatelle; carne di maiale, manzo, salsiccia, pomodoro, carote, sedano, cipolla, olio, vino bianco (magari un buon Sangiovese… a km 0!), sale e pepe per il ragù.
Il pinzimonio
Non si tratta di un condimento romagnolo al 100%, ma in Romagna il pinzimonio manca raramente su una tavola imbandita.
Mai più facile e sano di così: verdure crude intinte in una salsa a base d’olio d’oliva… e basta. Quali verdure? Di solito si tratta di carote, finocchi, sedani e ravanelli.
Lo spiedino di pesce
Anche questo è un piatto popolare in gran parte delle località costiere italiane, ma ovunque si vada lungo la costa Adriatica dell’Emilia Romagna, dai Lidi Estensi alle spiagge di Riccione, molti locali vendono gli spiedini al “cartoccio”.
Per lo più si tratta di ingredienti genuini e locali, come mazzancolle e seppioline condite con pangrattato, prezzemolo, aglio e olio.
La saraghina
Questo piatto è un simbolo della Romagna, la saraghina è un pesce azzurro povero simile la sarda e all’alice… ma diverso!
Può essere utilizzata per insaporire crostini, primi e secondi piatti, ma la vera sua vera bontà romagnola si manifesta nella cottura alla griglia in pochi minuti e nel condimento con sale, pepe, un filo d’olio e pangrattato.