Oggi parliamo del nord della Corsica: un’isola di una bellezza sopraffina che pare non ottenere il successo che merita. Un’isola francese che dopo questa recensione inizierete sicuramente a considerare!
Corsica come meta di vacanze estive
L’isola Corsica, appartenente alla Francia e separata dalla ben più famosa Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, è un luogo incantato che non viene purtroppo, o per fortuna, considerato molto dal turismo italiano.
Eppure ha fatto parte della storia di diversi stati italiani (fra tutti la dominazione genovese durata cinque secoli) tanto che fino alla conquista francese nella seconda metà del ‘700, in Corsica, la lingua ufficiale era proprio l’italiano.
Oggi quindi vogliamo parlarvi di quest’isola magnifica e più nello specifico del nord, la parte più selvaggia e incontaminata.
Corsica: traghetti dall’Italia per raggiungerla
L’isola è facilmente raggiungibile con il traghetto partendo dai i principali porti italiani quali: Genova, Livorno, Piombino e Savona. È possibile imbarcarsi anche nel porto di Santa Teresa di Gallura in Sardegna.
Come per tutte le mete turistiche è sempre meglio prenotare qualche mese in anticipo, soprattutto in estate. Noi avendo infatti prenotato all’ultimo potevamo solo partire di notte e senza cabina letto, ci siamo ritrovati insieme a moltissime altre persone a dormire sotto i tavoli dell’area ristorazione. Un’esperienza che ci ha sicuramente insegnato a non commettere più lo stesso errore.
Il vantaggio di partire con il traghetto è sicuramente il prezzo, accessibile, e soprattutto la possibilità di avere con sé il proprio mezzo. Nonostante sull’isola ci possa muovere anche con altri mezzi quali autobus e anche il piccolo treno (il trinichellu), noi consigliamo di partire con la propria macchina o moto.
L’isola si può raggiungere anche in aereo, sono infatti presenti ben 4 porti: Ajaccio, Figari, Bastia e Calvi. Purtroppo i voli dall’Italia non sono numerosi e i prezzi sono abbastanza alti.
Perché scegliere il nord?
Quando ho scelto di visitare la Corsica ero infatti dubbiosa su quale parte trascorrere le mie vacanze. Ho sempre amato i luoghi meno turistici e più selvaggi. Vivere una vacanza all’insegna del relax e della natura, senza però rinunciare completamente al contatto umano. La parte settentrionale dell’isola ha tutte queste caratteristiche e non solo, è anche la più economica.
Cosa vedere in Corsica: Bastia
La mia vacanza è quindi cominciata con l’arrivo del traghetto a Bastia. Una città davvero attraente. La sua architettura richiama molto quella nostrana. Fondata infatti dai Genovesi deve il suo fascino alle stradine e le piazze antiche. Nata come città di pescatori si è molto evoluta nel tempo e brulica adesso di vita. Una passeggiata però al vecchio porto è sicuramente da prendere in considerazione, e magari approfittando dei ristoranti e bar che offrono i loro servizi vista mare.
Gli amanti dello shopping possono stare tranquilli a Bastia; le due strade essenziali quali Viale Paoli e la rue César Campinchi pullulano di negozi di grandi marche, boutique ma anche di artigiani locali, bar e ristoranti.
Dèsert des Agriates: il deserto e le spiagge più belle Corsica
Inaspettatamente quest’isola offre un paesaggio singolare: un luogo che non è un vero e proprio deserto in senso stretto, ma protetto e incontaminato dall’uomo. Per preservarlo infatti non è percorribile con un’auto qualsiasi ma solo con jeep e 4×4. Qui si nascondono due delle più belle spiagge “segrete” dell’isola: la spiaggia di Loto e la magnifica spiaggia di Saleccia.
Leggi anche: “Le migliori spiagge in Francia: il nostro itinerario di tuffi e bellezza”
Per raggiungerle è meglio affidarsi agli operatori locali. Il metodo più classico è quello via mare, partendo da Saint Florent (una cittadina molto carina da visitare) . La prima spiaggia è quella di Lotu, mentre per raggiungere Saleccia ci sono due possibilità: a piedi (tramite un percorso di un’ora e mezza circa) oppure in un 4×4. Noi abbiamo scelto la seconda opzione per poter godere della sua bellezza per più tempo.
Cosa vedere in Corsica: Bastia
La mia vacanza è quindi cominciata con l’arrivo del traghetto a Bastia. Una città davvero attraente. La sua architettura richiama molto quella nostrana. Fondata infatti dai Genovesi deve il suo fascino alle stradine e le piazze antiche. Nata come città di pescatori si è molto evoluta nel tempo e brulica adesso di vita. Una passeggiata però al vecchio porto è sicuramente da prendere in considerazione, e magari approfittando dei ristoranti e bar che offrono i loro servizi vista mare.
Gli amanti dello shopping possono stare tranquilli a Bastia; le due strade essenziali quali Viale Paoli e la rue César Campinchi pullulano di negozi di grandi marche, boutique ma anche di artigiani locali, bar e ristoranti.
Dèsert des Agriates: il deserto e le spiagge più belle Corsica
Inaspettatamente quest’isola offre un paesaggio singolare: un luogo che non è un vero e proprio deserto in senso stretto, ma protetto e incontaminato dall’uomo. Per preservarlo infatti non è percorribile con un’auto qualsiasi ma solo con jeep e 4×4. Qui si nascondono due delle più belle spiagge “segrete” dell’isola: la spiaggia di Loto e la magnifica spiaggia di Saleccia.
Per raggiungerle è meglio affidarsi agli operatori locali. Il metodo più classico è quello via mare, partendo da Saint Florent (una cittadina molto carina da visitare) . La prima spiaggia è quella di Lotu, mentre per raggiungere Saleccia ci sono due possibilità: a piedi (tramite un percorso di un’ora e mezza circa) oppure in un 4×4. Noi abbiamo scelto la seconda opzione per poter godere della sua bellezza per più tempo.
Nonza Beach: la spiaggia nera
Le spiagge in Corsica sono tutte bellissime ma una in particolare mi è rimasta impressa. La sua caratteristica principale è quella di essere scura, formata infatti da ciottoli color carbone si contraddistingue da tutte le altre. È possibile raggiungerla solo a piedi e dopo un percorso un po’ impervio ma la fatica viene subito ripagata. Non sono presenti luoghi di ristoro quindi meglio partire attrezzati.
La cucina tradizionale
Quando si parla di quest’isola una menzione d’onore va fatta sicuramente alla sua offerta gastronomica. Non potete infatti visitare l’isola senza provare i loro prodotti tipici frutto della tradizione francese unita a quella italiana. Consigliamo infatti di provare i ristoranti locali per tornare a casa felici anche se con qualche chiletto in più.
Se tutte queste parole non vi hanno convinto lasciatemi dire un’ultima cosa. L’isola venne chiamata dai greci “kalliste” ovvero “la bella” e questo direi può solo che togliere gli ultimi dubbi.