Giorno: 30 novembre 2010
Sveglia alle 5:00: intorno a noi il silenzio, una pace assoluta in mezzo alla natura… uscendo dalle camere sotto le palafitte troviamo delle scimmie che fissano in alto con la speranza che qualcuno lanci qualche frutto da mangiare… sono simpaticissime!!!
Facciamo colazione velocemente insieme agli altri del gruppo e alle 5:45 siamo pronti sulla jeep per il secondo e ultimo giorno di safari.
I primi animali che avvistiamo oggi sono dei facoceri qui chiamati anche “Kenya express” in quanto corrono come matti! Che risate appena visti, mi è tornato in mente il personaggio Pumba nel cartone animato “il re leone”.
Poco più avanti la nostra guida si ferma e comunica al pulmino dietro di noi di fermarsi e spegnere il motore: non capiamo il perchè, allora ci guardiamo intorno anche con l’aiuto del binocolo… non troviamo nulla; la guida ci dice: guardate avanti a voi in mezzo all’erba laggiù in fondo vedrete sbucare due orecchie nere, è un leone! A mala pena si capiva con il binocolo…non so come ha fatto la guida ad “occhi nudi” a vedere così lontano e glielo chiedo: mi spiega che la prima cosa che ha notato sono le antilopi e gli alcelofi poco più avanti, sanno che li c’è il leone infatti molte hanno la testa su e a turno mangiano mentre altre sorvegliano, il loro comportamento significa che sanno esattamente che c’è un pericolo e poi perchè il leone ha alzato per sbaglio la testa e ho visto sbucare da lontano le orecchie e le antilopi hanno fatto uno scatto. In più ci dice che ormai il leone sa che è stato scovato e tra poco uscirà allo scoperto e, sempre secondo la guida, si tratta di un giovane maschio. Anche qui chiedo il perchè dice questo: mi viene risposto che il primo motivo è per il fatto che il leone è solo e non in branco ed il secondo perchè è inesperto, le femmine anche quelle giovani sanno cacciare benissimo e cacciano assieme in gruppo.
Dopo pochi minuti esce allo scoperto il giovane leone, cammina verso di noi tranquillamente dando le spalle ormai a quello che doveva essere il suo pasto. Sembra assonnato e svogliato, passa tranquillo affianco alla nostra jeep e si allontana…che bello siamo riusciti a vedere un leone.
Ripartiamo ed incontriamo vari animali lungo la strada, come cobi, dik dik, orici, kudu, alcefoli, antilopi e altri erbivori che mangiano tranquillamente… arriviamo anche davanti a molti bufali africani che sostano sotto gli alberi mentre si fanno pulire dalle bufaghe, piccoli uccellini pulitori.
Rincotriamo anche le giraffe ed gli elefanti intenti a proteggere i loro piccoli.
E’ ora di pranzo e prima di lasciare lo Tsavo National Park veniamo ospitati da un altro lodge dove ci preparano nel loro cortile un bel pranzo a buffet; dopo circa due ore si riparte per tornare verso l’hotel a Malindi.
Passiamo molte città e ci fermiamo a comprare cibo per la prossima tappa: un villaggio Masai. Arriviamo e subito ci vengono incontro molti bambini che il capo tribù poi mette tutti seduti in riga per poter distribuire loro dei pensierini. Visitiamo il villaggio fatto di capanne e gente felice e fiera di mostrarci la loro vita quotidiana; ci insegnano o meglio cercano di insegnarci ad accendere il fuoco con il legno, ci mostrano una loro danza e ci invitano a partecipare. Il tempo passa ed è ora di ripartire… ahimè.
Ci vorranno altre due ore circa per arrivare in hotel.
La nostra serata si limiterà alla cena ed a qualche chiacchiera con il personale e gli amici del safari.
Andiamo a dormire presto stanchi per la levataccia della mattina ma felici di aver visto molti animali liberi.