Albufera è una laguna che si trova sulla costa della Spagna, 15 km a sud di Valencia. Costituisce la parte principale del Parco Naturale di Albufera, un’area naturale protetta.
Valencia… una domenica di settembre, io, Playa Malvarrosa, un caldo afoso, due chiacchiere sul bagnoasciuga con delle persone stupende conosciute lì che stavano facendo l’Erasmus (mi sono sentita per un’attimo catapultata a due anni prima quando stavo facendo io quell’esperienza: vedevo nei loro occhi la mia stessa spensieratezza, la mia stessa gioia, l’ingenuità di non sapere cosa ti aspetta, tanti sogni nei loro occhi e l’illusione di non sapere se si realizeranno o meno ma un unico denomintaore comune: la voglia di viaggiare).
Il traffico e lo smog di Milano erano un ricordo lontano cancellato dal profumo del mare e dal suono dei gabbiani della meravigliosa Spagna.
E’ quasi ora del tramonto, è il mio ultimo giorno. Che faccio?
Ho visto tutto di Valencia! Manca una tappa: la riserva naturale di Albufera.
La riserva di Albufera è raggiungibile con il bus turistico o la linea 25 del trasporto pubblico che con solo 1,50 € in poco più di 40 minuti ti porta in quest’oasi surreale.
“Ragazzi volete venire? Voglio andare a vedere il tramonto al Parco naturale di Albufera?” Nessuno poteva.
Fa nulla ci vado lo stesso da sola. Mi vesto al volo, saluto tutti e con i capelli ancora bagnati corro verso l’unico autobus che mi avrebbe condotto lì.
Posto finestrino, la musica che mi fa da compagna ed eccomi qui, sono arrivata! Scendo, e mi ritrovo ad una fermata desolata: pensilina di legno, una strada provinciale dietro di me, un caldo torrido, nemmeno un posto per ripararsi dal sole ma in compenso una laguna stupenda, natura incontaminata, nemmeno un baracchino.
Ma dove sono finita? E’ meraviglioso.
Nella riserva di Albufera puoi fare un escursione in barca sul lago che si estende per 2800 ettari. Lì troverai dei pescatori locali che ti faranno salire a bordo delle loro imbarcazioni a poco più di 4 €.
Mi riparo sotto l’unico albero e aspetto l’ultimo giro – volevo “salpare” al tramonto – è il momento migliore per circumnavigare la laguna! Due chiacchiere con una ragazza spagnola e si salpa.
La quiete di Albufera è qualcosa di indescrivibile: l’acqua del lago rispecchia i colori del cielo, le paperelle nuotano in fila una dopo l’altra, i campi sono inondati d’acqua e il sole sta tramontando. Ogni tanto si sente lo svolazzare di qualche uccello, il guizzo di un pesce che sbuca dall’acqua, il motore della barca di un altro pescatore in lontananza.
Dove e cosa mangiare nella Riserva di Albufera
La pietanza principale della zona è la Paella, ma ci sono anche l’Arròs a banda (riso con pesce) o l’All i pebre (aglio e pepe), di solito preparate con le anguille pescate nella laguna.
Se scendi alla fermata El Palmar, troverete alla vostra destra il Ristorante Mateau. Qui potrete gustare la “Paella Fideuà”, fatta con pasta spezzata al posto del riso, vari tipi di arroz e la tipica anguilla “all y pebre”, pesce freschissimo perché pescato proprio nelle acque del lago dell’Albufera.
Si dice che la stessa paella sia stata inventata proprio nella zona del Parco naturale dell’Albufera, grazie alla grande abbondanza di risaie.
Se vai a Valencia non potrai assolutamente tralasciare una visita in quest’oasi di pace: non te ne pentirai!
(ps. visitando Valencia non perdere nemmeno il Parco Gulliver della città!)
