Giorno: 09.09.2010
Tappa: n. 8
Durata: 5 ore, dalle 10:00 alle 15:00
Percorso: 31,0 km (circa 10,0 km a piedi)
I dolori non sono passati del tutto e anche quella di oggi non si prospetta una tappa facile. La dottoressa mi aveva consigliato di non camminare oggi ma non sono riuscita a seguire il suo consiglio, non del tutto. Ho iniziato camminando e ho finito sempre sui miei piedi, ma nella parte centrale ho dovuto cedere a un passaggio a quattro ruote perché ho avuto molti momenti di grande difficoltà a procedere. Mi sarei voluta fermare a metà strada ma il mio piano di marcia non me lo permetteva e ho dovuto accettare anche questo compromesso.
Di questa giornata mi ricordo molto la solidarietà degli altri pellegrini che mi hanno aiutato a tornare sulla retta via e mi hanno fatto capire al meglio le mie evidenti difficoltà a procedere.
Ho camminato per circa un’ora in direzione Najera da Logroño seguendo le mie amate frecce gialle ma dopo 3/4 km non ce l’ho più fatta, piangevo da quanto i piedi e le altre parti del corpo erano doloranti. Ho preso un altro autobus che mi ha portato fino a Najera ma una volta lì ho riposato circa 3 ore all’ombra di un’albero e ho fatto una breve passeggiata guardando il panorama stupendo che offre quella cittadina! Che dire… quella pausa mi ha rinvigorito la mente che il corpo.
Ecco quello che vedevo: stradine strette, piene di case ed edifici dalle mille architetture e dai colori caldi molto omegenei tra loro; spazi verdi ampi e inaspettati che rompevano la concentrazione dei palazzi; persone felici, piene di serenità che parlano per strada o al bar… e bambini che giocano tra loro; enormi pareti rocciose che contengono tutte queste cose e persone che sembrano essere semplici e comuni ma che ai miei occhi quel giorno sono sembrate pura utopia.
Najera era la tappa conclusiva della giornata per la gran parte dei pellegrini partiti da Logroño. Io ho deciso di camminare un pochino e andare oltre le pareti rocciose, fino ad Azofra (a circa 6 km). Un paesino accogliente con un Municipio di tutto rispetto! Lì ho trovato l’albergo più bello del cammino: niente palestra con materassino a terra o letti a castello in camerata… avevamo una bellissima cameretta tutta per me, una sala piena di tavoli, una cucina ben fornita di ogni utensile necessario per cucinare e persino una piccola piscina per bagnare e sgonfiare i piedi. Non che abbia usufruito granché di tutto questo ma è stato “potenzialmente bello”. Ho dormito dalle 15:00 alle 20:00 poi ho fatto la e preparato la cena tutta sola soletta. Dopo cena ho dormito fino alle 07:00 del giorno dopo. Circa 14 ore di sonno. Ci volevano proprio… finalmente si riparte a piedi!
