Luogo e contatti: 1-1 Yoyogikamizonocho, Shibuya, Tokyo 151-8557, Giappone; tel: +81 3-3379-5511; sito web: www.meijijingu.or.jp/english/
Apertura: tutti i giorni dell’anno, aperto dall’alba al tramonto, quindi ogni mese gli orari cambiano
Biglietti: ingresso libero
Il Meiji Jingu è il tempio Shinto più imponente della città di Tokyo, costruito per ricordare le anime divine dell’imperatore Meiji e dell’imperatrice Shoken.
La sua costruzione ebbe inizio precisamente nel 1915, un anno dopo la morte della imperatrice, e terminò nel 1920, venne distrutto durante la II guerra mondiale e ricostruito nel 1958 secondo il progetto originale.
Vi consiglio di raggiungere questo tempio entrando dalla parte dove si trova la stazione Meiji- Jingumae: camminerete all’ombra della foresta sempreverde, conosciuto anche come il polmone verde della città, creato grazie a circa 100.000 alberi di 365 specie diverse donati dal popolo giapponese in occasione della costruzione del tempio ed oggi, insieme alla piccola parte occupata dal santuario, ricopre un totale di 700.000 mq.
Entrando da qui troverete il primo di una serie di torii (portale di accesso ad una area sacra) ricavato da un enorme cipresso dove, secondo l’usanza del posto, potete inchinarvi subito prima e subito dopo averlo passato; proseguendo si incontrano lunghe file di barili di sake donati al santuario.
In tutte le tre entrate al santuario ci sono i torii ma prima ancora troverete Temizuya ovvero una fonte usata dai credenti per purificarsi prima di entrare nel luogo sacro.
Il santuario è realizzato con legno di cipresso proveniente dal distretto di Kiso ed il tetto con tegole di rame, è costituito da vari edifici ed uno dei più importanti è chiamato Kaguraden, la sala da musica e da ballo, iniziato nel 1990 grazie a varie donazioni e terminato nel 1993. Qui viene praticata anche una cerimonia speciale chiamata Kigansai che comprende oltre a preghiere anche una danza sacra basata su una poesia di imperatore Meiji la quale ricordava che dobbiamo la nostra esistenza alle divinità e che quindi non ci si può dimenticare di ringraziarle e portare rispetto per loro.
Sotto un albero di canfora c’è un posto dedicato agli Ema, tavolette di legno dove in qualsiasi lingua si può scrivere il proprio desiderio… qui potete scegliere tra i Kigan – Ema che hanno raffigurato lo stemma del santuario e gli Eto – Ema dove viene raffigurato lo zodiaco dell’anno in corso.
Qui vicino c’è anche una postazione per scrivere i Kiganbun ovvero specie di lettere per le divinità dove vengono scritte per lo più ringraziamenti, parole di gratitudine: anche qui si può scrivere in qualsiasi lingua, la lettera si mette in una busta con una offerta monetaria e inserito nella scatola di legno (buste, carta e penna vengono offerte dal santuario).
Nel perimetro del tempio si trovano anche un museo del tesoro imperiale (vari oggetti usati dall’imperatore e dall’imperatrice).
Questo tempio spesso è scelto dalle coppie per celebrare il matrimonio secondo le usanze della religione shintoista.
Piccola curiosità per chi ama il cinema ed i film: l’imperatore Meiji viene “raccontato” nel famoso film del 2003 “L’ultimo Samurai”.
Per raggiungere il Meiji Jingu queste sono le stazioni metro nelle vicinanze: JR Harajuku Station, Meiji – Jingumae Station C03 linea Tokyo Metro Chiyoda (verde scuro) e F15 linea Tokyo Metro Fukutoshin (marrone).