Pochi giorni prima della fine di questo articolo, è venuto a mancare il re thailandese, in carica dal 9 giugno 1946 (sì, da ben 60 anni) ed incoronato il 5 maggio 1950, Re Bhumibol Adulyadej (Rama IX), fino a pochi giorni fa il monarca da più tempo al trono.
In questo articolo vorrei spiegare la devozione del popolo per la monarchia, in particolare per il re thailandese, che anche adesso dimostra proclamando un anno di lutto nazionale per il suo defunto sovrano.
In Thailandia uno degli obblighi principali è l’assoluto rispetto e devozione per la monarchia e la religione che spesso sono legate tra loro (infatti il re thailandese è ritenuto un Dio e viene chiamato con la stessa parola Phra-Chao).
Il simbolo della monarchia è presente anche nella bandiera, rappresentata in una delle cinque strisce orizzontali con il colore blu mentre con il colore bianco è rappresentata la purezza della religione buddista ed il rosso rappresenta il popolo e il territorio.
In Thailandia perfino esistono due inni: quello nazionale (Phleng Chat) e quello reale (Sansoen Phra Barami).
Ma quando viene suonato l’inno nazionale e quando quello reale???
In qualunque città della Thailandia, alle ore 8:00 di mattina viene issata la bandiera nazionale accompagnata dall’inno nazionale, viene eseguito anche ogni giorno alle ore 18:00 e trasmetto alla radio e in televisione; a Bangkok lo potete sentire a quelle ore anche nelle stazioni dei treni, della metropolitana e dello skytrain.
E in quel momento, qualsiasi cosa stiano facendo, i thailandesi si fermano in piedi e rispettano l’inno e si aspettano che anche il turista faccia ciò (i thailandesi sono molto patriottici)!
L’inno reale viene usato non solo nelle occasioni ufficiali, cioè dove la famiglia reale è presente, ma perfino nelle sale cinematografiche prima dell’inizio della proiezione del film ed in tutti gli spettacoli di musica e teatro, perfino prima dei concerti rock. Anche in questo caso ci si alza in piedi e si rispetta in silenzio l’inno.
I ritratti della famiglia reale si trovano un po’ ovunque: appesi per la città, nei negozi, in alcuni luoghi di culto; in particolare il ritratto del Re thailandese si trova sulle banconote di carta, sui francobolli e sulle monete.
È ritenuta una grande offesa insultare la famiglia reale, non indicare con il dito i loro ritratti, non calpestare e non strappare i soldi con il ritratto del re; in Thailandia esiste ancora il reato di lesa maestà con punizione di detenzione in carcere.
Il compleanno del re thailandese Bhumibol Adulyadej (5 dicembre) e la sua incoronazione (5 maggio) fino a pochi giorni fa venivano ricordati come feste nazionali. Stessa cosa vale anche per il compleanno della regina (12 agosto).
Ma adesso probabilmente molte cose cambieranno…
“(La Thailandia) colpisce per i quadri e le grandi fotografie del re che incontriamo ad ogni piè sospinto. Il sovrano è molto amato: è religioso, colto, artista, esperto di agronomia e zootecnica (basti dire che l’immenso giardino del palazzo reale è delimitato da padiglioni in cui egli stesso conduce delle sperimentazioni per selezionare specie di piante e razze di animali), e tutto dedito al miglioramento economico e culturale delle condizioni del suo popolo” (tratto da “Viaggio in Asia”)