Luogo: Swoyambhunath Temple Marg, 44600 ,Nepal
Apertura: sempre aperto – tutti i giorni 24 ore su 24
Biglietto: 200 NRS (circa €. 1,80)
A ovest di Kathmandu sorge una verde collina e sopra è presente la grande stupa di Swayambhunath (che significa sorto da sé).
La stupa risale al V secolo d.C., nel 1346 invasori moghul, su incarico di un sultano del Bengala, saccheggiarono e distrussero il tempio che solo dopo secoli venne ricostruito.
L’ultima restaurazione completa venne fatta nel 2010 (la 15° ristrutturazione da quando esiste il sito): la cupola venne nuovamente dorata con 20 Kg d’oro. La stupa con il terremoto del 25 aprile 2015 ha subito danni lievi a differenza di alcuni piccoli templi attorno.
Per accedere alla terrazza si possono salire 365 gradini oppure percorrere una strada in auto e salire gli ultimi circa 50 scalini.
Il tempio è anche conosciuto come il tempio delle scimmie… ce ne sono moltissime in giro e soprattutto sulla scalinata… qui è stata anche per me la prima volta che ho visto delle scimmie tuffarsi e nuotare tranquillamente in una fontana.
Lungo la scalinata oltre alle scimmie ed a molti fedeli incontrerete sculture di pietra raffiguranti coppie di animali: i mezzi di trasporto degli dei. Infine alla fine della salita della scala c’è un enorme “vajra” che nel simbolismo buddista rappresenta il fulmine che sta a simboleggiare il pensiero dell’illuminazione.
Per costruire uno stupa vengono seguite regole molto severe e precise; infatti uno stupa deve contenere cinque elementi che hanno un collegamento con i cinque elementi della terra (acqua, fuoco, terra, aria e spazio):
1 – una base quadrata
2 – una cupola emisferica
3 – una torre a cono
4 – un disco circolare
5 – una luna
Lo stupa Swayambhunath è ritenuto un esempio perfetto ed impeccabile; ogni sezione ha un significato:
– la collinetta bianca emisferica rappresenta il globo terrestre con i quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria;
– sopra la collinetta c’è un cubo dorato con disegnati gli occhi di Buddha che guardano nelle 4 direzioni cardinali, al centro degli occhi c’è un disegno, un ghirigoro, che molti pensano sia un naso ed invece è il simbolo nepalese chiamato “ek” che simboleggia l’unità;
– i 13 anelli dorati sulla torre a cono sono i 13 gradi della conoscenza e rappresentano la scala verso il nirvana;
– il parasole posto sulla sommità della guglia simboleggia il nirvana.
Alla base dello stupa ci sono delle porte-tempietti dorati dove dentro ci sono statue delle divinità che rappresentano le cinque qualità della saggezza buddista.
Lo stupa è circondato da mulini di preghiera che i fedeli fanno girare mentre percorrono la stupa sempre e solo in senso orario per rappresentare il ciclo vita-morte.
Come altri molti luoghi del Nepal qui respirerete pace ed armonia.