Luogo: Agra, Uttar Pradesh 282001, India – tel: +91 562 222 6431; www.tajmahal.gov.in
Apertura: dal sabato al giovedì dalle 8:00 alle 17:00; chiuso tutti i venerdì
Biglietti: Rs 750 circa €. 10,50
Il Taj Mahal è ritenuto il più grande monumento del Mondo dedicato all’amore, una delle sette meraviglie del Mondo e riconosciuto dall’Unesco in data 9 dicembre 1983 patrimonio dell’Umanità.
La sua costruzione iniziò nel 1632 e dopo 22 anni, nel 1654, terminò; alla costruzione vi presero parte 20.000 persone e numerosi artigiani provenienti da molte parti del Mondo, anche dall’Europa.
La leggenda del Taj Mahal a mio parere è molto bella e la riporto qui:
“Mumtaz Mahal (che significa Eletta del Palazzo) era una delle tantissime mogli dell’imperatore Shah Jahan ma l’unica di cui quest’ultimo era veramente innamorato.
Lei era molto devota all’imperatore tanto da seguirlo ovunque andasse perfino in guerra e proprio durante una campagna militare nel Sud dell’India durante il concepimento del quattordicesimo figlio Mumtaz Mahal ebbe una emorragia e morì nel giungo del 1631 a 38 anni. La leggenda racconta che poco prima di morire chiese all’imperatore di costruire in sua memoria un monumento che fosse di rara bellezza e immenso come il loro amore.
Da quel momento in poi la costruzione del Taj Mahal fu l’unico scopo di vita per Shah Jahan e dopo circa sei mesi dopo la morte di Mumtaz incaricò l’iniziò allaa costruzione del Taj Mahal.”
Si entra principalmente dal portale principale di 41 x 34 metri quadri e alto 23 metri costruita in arenaria rossa e marmo.
I giardini ed il corso d’acqua davanti al Taj Mahal si rifanno all’ideale di paradiso che c’era durante quegli anni: infatti nei testi islamici era descritto come composto da quattro canali che si incontrano al centro e che dividono il tutto nei quattro punti cardinali.
Affianco al Taj Mahal ad est ed a ovest ci sono delle porte secondarie costruite in arenaria rossa chiamate Nagar Khanas.
Il mausoleo è creato in marmo bianco di Makrana e i 4 minaretti sono alti 41,6 metri e sporgono leggermente verso l’esterno, questo perchè in caso di crollo non possano toccare la struttura centrale.
All’interno del Taj Mahal si può vedere il cenotafio di Mumtaz Mahal rivolta sull’asse est-ovest in direzione della Mecca; la vera tomba (dove dopo venne deposto anche l’imperatore) si trova nella parte sottostante, in una cripta non visitabile dal pubblico. All’interno ci sono anche dei precisi intarsi floreali di pietre dure semi-preziose (i fiori per i Moghul erano il simbolo del regno divino) che venivano creati con pietre di differenti graduazioni di colore per far apparire un effetto sfumato (per notare questa cosa portate con voi una torcia e muovetela lentamente sull’intarsio di un fiore). Per creare un fiore della misura di 3 cm ci sono voluti più di 50 pezzetti di pietre semi preziose. Per la lavorazione delle pietre sembra abbia partecipato anche un orafo di Venezia.
Esternamente, ci sono varie scritte, soprattutto versetti del Corano; nella parte posteriore del mausoleo una delle citazioni più belle del corano che si conclude con questa frase: “o anima che riposi, ritorna al Signore in pace con lui ed egli in pace con te. Entra come uno dei suoi servitori ed entra nel suo giardino.”
I caratteri delle scritte si ampliano man mano che si sale seguendo la linea della scrittura e in prospettiva sembrano tutti scritti nella stessa misura.
Da dietro il Taj Mahal si possono vedere le fondamenta di un altro mausoleo che Shah Jahan voleva costruire per lui; lo voleva di colore nero e voleva farlo collegare con un ponte d’oro con il mausoleo della sua amata. Questo purtroppo non venne mai realizzato perchè l’imperatore venne rinchiuso da uno dei figli nel Forte Rosso di Agra, nella stanza della Torre del Gelsomino, dove ogni giorno fissava in lontananza il Taj Mahal fino alla sua morte. Venne poi seppellito affianco alla amata Mumtaz Mahal.
Assolutamente da visitare se vi trovate ad Agra o vicinanze.