Come si chiama quel luogo che ti fa sentire al sicuro e a tuo completo agio?
Casa forse? O anche tana, cuccia, e tante altre parole ancora.
Non deve per forza essere un luogo, talvolta è un lavoro o un oggetto o una persona. O anche tutte queste cose sommate. Loro, proprio loro fanno sì che tu abbia ben salda e chiara la tua area di comfort!
L’area di comfort è niente altro che quella zona dentro i cui confini le sicurezze e le abitudini riposano senza scosse: non siamo esposti a rischi, abbiamo pieno controllo di tutto.
Viaggiare? Cosa comporta allora il viaggio, soprattutto se in solitaria?
È rischiare, è la possibilità di trasformare un’esperienza in un momento di sviluppo e di crescita personale unico e irripetibile.
Nel viaggio è importante tener traccia delle proprie emozioni per parecchi motivi:
- positive o negative che siano, le emozioni, ti rivelano qualcosa in più di te stesso
- scrivere, registrare, dipingere, filmare o fotografare sono un modo simbolico di non dimenticare queste emozioni
- dà la possibilità di confrontare il sentire rispetto al prima e al dopo il viaggio, per rivedere il proprio approccio soprattutto
- porta a documentare ciò che si sta vivendo e di tramandarlo “ai posteri”
Ecco come sfruttare al meglio un’esperienza di viaggio per scoprire nuove opportunità, una nuova parte di noi.